Max HUBER (CH 1919-1992)

RENDEZ-VOUS, Arles 2019
01 07 2019 – 07 07 2019

FOTOGRAFIE
20 11 2015 – 24 01 2016

Portfolio 2015

FOTOGRAFIE
28 6 1990 – 30 8 1990

Biografia
Max Huber nasce a Baar (Svizzera) nel 1919 dove frequenta le scuole elementari e medie.
Nel 1935, dopo il ginnasio, si iscrive alla Kunstgewerbeschule di Zurigo, nel corso preparatorio segue l’insegnamento di Ernst Gubler, Heiri Müller, Walter Roshardt e Alfred Willimann. Conosce Werner Bischof, Carlo Vivarelli, Hans Falk e Hans Finsler.
Apprendista grafico nello studio Althaus a Zurigo conosce Emil Schulthess e Gérard Miedinger. Nel 1939 è collaboratore di Emil Schulthess nello stabilimento grafico Conzett&Huber e incontra per la prima volta Max Bill e Hans Neuburg.
Nel 1940 viene chiamato da Antonio Boggeri a Milano per dirigere la sezione grafica dello «Studio Boggeri». Conosce Bruno Munari, Muratore, Albini, Palanti, Pintori, Carboni, Steinberg, Banfi, Belgioioso, Peressutti, Bruno Stefani, Luigi Veronesi, Rogers, Albe Steiner. Frequenta corsi all’Accademia di Brera, dipinge e esegue fotografie sperimentali.
Torna a Zurigo nel 1941 e lavora con Shulthess alla rivista Du collaborando con Werner Bischof. Diventa direttore grafico all’Artemis Verlage e frequenta corsi serali alla Kunstgewerbeschule con Roshardt e Willimann. Espone con Max Bill, Leo Leuppi, Hansegger, Lohse, Hintereiter, Hans Arp, Sophie Taeuber-Arp e Verena Löwensberg nelle mostre di Allianz, Vereinigung moderner Schweizer Künstler.
Nell’ottobre 1945, dopo la guerra, ritorna a lavorare per lo Studio Boggeri a Milano.
Con Albe Steiner realizza il progetto grafico per la Triennale di Milano nel 1947 e insieme conoscono Giulio Einaudi, Elio Vittorini, Franco Fortini.
Giulio Einaudi lo incarica per tutta la grafica della casa editrice. Progetta la prima immagine coordinata per la società Braendli. Nello stesso anno organizza con Max Bill e Lanfranco Bombelli Tiravanti la mostra «Arte astratta e concreta».
Nel 1948 conosce Ferdinando Ballo e Roberto Leydi con i quali esegue programmi per concerti e varie grafiche per il jazz.
Nello stesso anno inizia la collaborazione con i tre fratelli Castiglioni con i quali negli anni successivi collaborerà come grafico per allestimenti di mostre e progettazioni di manifesti. Con loro curerà la grafica degli allestimenti RAI, ENI e Montecatini.
Insegna alla Scuola Rinascita.
Nel 1950 l’architetto Carlo Pagani gli chiede di studiare il nuovo marchio e logo per la Rinascente e ne diventa direttore artistico per la pubblicità.
Partecipa ed è membro del Movimento Arte Concreta con Mombelli, Dorfles, Mazzon, Monnet, Munari, Soldati e Veronesi.
Nel 1954 vince il premio Compasso d’Oro per il disegno di un tessuto.
Dal 1959 al 1962 è docente di grafica con Heinz Waibl alla Scuola Umanitaria a Milano e negli anni 70 alla Scuola Politecnica di Design sempre a Milano.
Dal 1960 inizia una stretta collaborazione con le grafiche Nava e disegna per loro una vasta serie di stampati.
Nel 1960 espone i suoi lavori grafici a Tokyo con Bruno Munari e altri designers. Conosce designers e architetti giapponesi come Hara, Yamashiro, Kono, Katsumie, Yanagi, Sugiura, Mukai, Krenzo Tange Hosoya, Katayama, Tanaka e altri.
Si trasferisce in Ticino con Aoi Kono ma lavora a Milano e a casa rimanendo in stretto contatto con gli amici milanesi.
Espone nel 1961 e 1962 alle mostre dell’Alliance Graphique Internationale a Milano e Amsterdam, nel 1964 alla Dokumenta di Kassel e nel 1965 alla Matsuya Design Gallery a Tokyo. Partecipa alla Biennale International d’affiche a Varsavia negli anni 1966, 1968, 1970 e alla Biennale des Arts Graphiques a Brno. Nel 1968 vince il primo premio insieme agli architetti Achille, Pier Giacomo Castiglioni e Luciano Damiani.
Collabora con Fritz Keller e Urs Bachmann per l’allestimento della mostra «Magie des Papiers» al Kunstgewerbemuseum di Zurigo, per il progetto della mostra «Swiss Design» e più avanti per la mostra «Aspetti della Svizzera» organizzata da Pro Helvetia.
Torna in Giappone per lavorare alla Expo di Osaka del 1970 per il padiglione OECD.
Dal 1978 al 1984 insegna grafica al CSIA, Centro scolastico industrie artistiche di Lugano.
Nel dicembre del 1982 la galleria FotografiaOltre espone per la prima volta le fotografie di Max Huber.
Il Comune di Chiasso gli dedica una restrospettiva alla Sala Diego Chiesa dal 15 giugno al 29 luglio 1990.
In contemporanea la galleria Cons Arc espone una serie di fotografie di Max Huber in occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio aperto a Chiasso.
Max muore a Mendrisio, Svizzera, il 16 novembre del 1992.
Nel novembre del 2005 Aoi Huber Kono inaugura il m.a.x.museo a Chiasso.