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apertura della mostra |
COSTELLAZIONE |
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Questa mostra in galleria Cons Arc, programmata a cavallo
di fine anno, è una proposta arrivata grazie ad un collezionista svizzero
che, per motivi di spazio, vuole mettere in vendita una parte della sua bella
collezione di fotografie raccolte durante 30 anni. |
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Chi fosse interessato a ricevere uno a più file di foto stampa
in HD, è pregato di volerle richiedere all‘indirizzo galleria@consarc.ch A disposizione per ulteriori informazioni, ringraziamo
anticipatamente per la vostra collaborazione ed inviamo i nostri migliori
saluti. CONS ARC / GALLERIA |
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Elenco
autori biografie Georg Aerni (CH-1959) Aerni nasce a Winterthur e si diploma in architettura all’ETH di Zurigo. Gabriele Basilico (I-1944-2013) Uno fra i più noti fotografi
“documentaristi” in Europa: suo campo di ricerca sono la città e il paesaggio
industrializzato. Architetto di formazione, lavora professionalmente come
fotografo d’architettura per l’editoria, l’industria e istituzioni pubbliche
e private. Nel 1984-85 ha partecipato alla Mission Photographique de la D.A.T.A.R., voluta dal governo
francese per documentare la trasformazione del paesaggio nazionale
contemporaneo. Paul den Hollander
(NL-1950) Tempo, spazio e relazione tra uomo e
natura sono i temi importanti nel lavoro di P.d.H. E’ un artista le cui fotografie ci
mostrano che c’è molta più vita di quanto noi possiamo vederne con i nostri
occhi. P.d.H. ha cominciato a fotografare
dall’inizio degli anni ’70 e ha costituito un’enorme opera fotografica. Gilbert Fastenaekens (B-1955) Fra la scuola tedesca e la scuola
francese di paesaggio, vicino a T.Ruff, J.M. Bustamante, il fotografo belga G. Fastenaekens
è da molto tempo uno dei tenutari dello «stile documentaristico» a mezza
strada tra riproduzione della realtà e la sua rappresentazione artistica.
Conosciuto specialmente per i suoi paesaggi urbani notturni, in rottura con
il fotoreportage dell’epoca, partecipa alla Mission
Photographique de la Datar. In seguito grazie alle
varie committenze sulla nozione di territorio, continua un’assidua
osservazione della città e del paesaggio, lontana da aneddotica e facili
sentimentalismi. Dal 1990 al 1996 porta avanti un
lavoro sullo sviluppo del tessuto urbano di Bruxelles composto da fotografie
in bianco e nero che sono pubblicate da ARP Editons
nel 1997. Joan Fontcuberta (E-1955) Da quasi trent’anni, Joan Fontcuberta, fotografo, ma anche artista plastico,
saggista, storico, critico, giornalista, laureatosi in Scienze del linguaggio
dell’informazione e della comunicazione, sviluppa un’opera che interroga in
tutti gli aspetti e le conseguenze il valore narrativo dell’immagine.
Un’opera tanto singolare che è difficile caratterizzarla in una parola, senza
sminuirla, un’opera che costituisce un grande contributo alla domanda della
verità sull’arte. Il modo con cui inventa personaggi, uomini o animali,
situazioni improbabili, sviluppa miti e leggende, sviandoli a favore di un
immaginario in costante movimento, lascia il lettore sbalordito. Arguto,
seppur profondamente rigoroso, questo artista inclassificabile non smette di
sovvertire i codici del linguaggio iconografico e di mettere in dubbio la
percezione che ne abbiamo. Mimmo Jodice (I-1934) Mimmo Jodice è uno dei grandi
fotografi della storia della fotografia italiana. Fotografo di avanguardia si
dagli anni sessanta, attento alle sperimentazioni ed alle possibilità
espressive del linguaggio fotografico, è stato protagonista instancabile nel
dibattito culturale che ha portato alla crescita e successivamente alla
affermazione della fotografia italiana anche in campo internazionale. Nel 1980 pubblica VEDUTE DI NAPOLI che
segna una svolta nel suo linguaggio e contribuisce a fornire una nuova
visione del paesaggio urbano e dell’architettura. Nel 1981 partecipa alla
mostra EXPRESSION OF HUMAN CONDITION, curata da Van Deren
Coke, al San Francisco Museum of Art con Diana Arbus,
Larry Clark, William Klein, Lisette Model. Nel 1985
inizia una lunga ed approfondita ricerca sul mito del Mediterraneo. Il
risultato è il libro MEDITERRANEO, pubblicato da Aperture, New York, e una
mostra al Philadelphia Museum of Art, a
Philadelphia. Sue mostre personali sono state
presentate nei musei di tutto il mondo e il Museo Madre di Napoli gli dedica
una grande retrospettiva nel 2016. Michel Kempf (F-1946) Autore parigino realizza i primi
lavori fotografici nel 1965 a Berlino per poi installarsi a Saint-Tropez dove
lavora come illustratore e fotografo di ritratto. Dal 1974 scrive testi sulla
fotografia e si dedica a lavori personali abbracciando definitivamente il
bianco e nero. Dal 2001 realizza lavori pubblicitari per grandi marche di
cosmetici e collabora al magazine Faux.Q. Hans-Martin Küsters (D-1946-2014) Hans-Martin Küsters
segue la sua formazione presso l'Università Rheinland
dove si laurea. Ferit Kuyas (TR/CH-1955) Ferit Kuyas nasce a Istanbul e studia
architettura e diritto a Zurigo, dove si laurea in giurisprudenza nel 1982. Andreas Mueller-Pohle (D-1951) Andreas Müller-Pohle
è un artista multimediale ed editore con sede a Berlino. Nicolas Nixon (USA-1947) E’ uno dei fotografi più conosciuti
della scena internazionale. Nato a Detroit, vive a Boston dal1976, dove
insegna presso il Massachusetts College of Art. Studia letteratura inglese
presso l'Università del Michigan e nel 1974 segue gli studi post-laurea in
Belle Arti presso la University of New Mexico.
Destinatario di due borse di studio del Guggenheim e tre del National Endowment for the Arts, Nixon
ha al suo attivo numerose mostre personali in patria e all’estero. Francesco Radino (I-1947) Nasce a Bagno a Ripoli e dopo studi
di sociologia nel 1970 diventa fotografo professionista e sceglie di operare
in vari ambiti, dalla fotografia industriale al design, dall’architettura al
paesaggio. Ha esposto il suo lavoro in gallerie
e musei italiani, europei, giapponesi e statunitensi e le sue opere fanno
parte di collezioni pubbliche e private internazionali. Heinrich Riebesehl (D-1938-2010) Nato nel 1938 a Lathen
(D) comincia ad interessarsi di fotografia durante la sua formazione di
farmacista nel 1955. Nel 1963 continua
la sua formazione presso il grande fotografo Otto Steinert
e studia presso la Scuola di Design Fokwang di
Essen. Docente di fotografia presso la Fachhochschule
di Hannover al dipartimento arte e design. Nel 1981 gli viene assegnato il
premio Bernhard Sprengel per Visual Art 2000 e
ricevuto il premio d’arte dello Stato della Bassa Sassonia. Heinrich Riebesehl
ha avuto una grande influenza sulla fotografia contemporanea tedesca. La sua
serie di paesaggi agricoli prodotte tra il 1976 e il 1979 lo colloca in
Germania come uno dei primi esponenti dello stile documentaristico. Secondo
una tesi di Peter Sager le sue sono "immagini
laconiche di una regione laconica" e rappresentano il punto di partenza
per molti anni di esplorazione del paesaggio coltivato della Germania
settentrionale. Wilhelm Schürmann (D-1946) Wilhelm Schürmann
è un fotografo tedesco, ex fotoreporter, poi professore di fotografia. Dal 1972-1976 è stato docente per la
fotografia presso l'Istituto di Architettura alla RWTH di Aachen. Chimico di
formazione ha ottenuto presso il Dipartimento di Progettazione della Fachhochschule Aachen la carica di docente e poi
professore di fotografia, ricoperta fino al 2011. Daniel Schwartz (CH-1955) Nasce a Zurigo e si laurea
all’Università di Arte e Design. Operativo in tutto il mondo come fotografo
freelance oltre che curatore ed editore nel campo dei progetti fotografici.
Lavora per la rivista Du dal 1990 al 2005. Membro
dei fotografi dell'agenzia Lookat Foto di Zurigo
dal 1997 alla sua chiusura nel 2004. Presidente della Fondation
Jean-Pascal Imsand. Co-fondatore nel 2003 di LookatOnline. Riceve diversi premi federali nel 1979,
1981, 1983. Riceve il premio per il miglior manifesto svizzero nel 1979 e
come miglior Illustrated Book Award della British Printing Industries Federation nel 1987. Toshio Shibata (J-1949) Il lavoro di Toshio
Shibata è noto a livello internazionale dal 1971.
Inizia la sua carriera in Giappone ma si trasferisce negli Stati Uniti nel
1996. Le sue foto esplorano con poesia ed eleganza il paesaggio sempre più
costruito e l’intreccio della natura con le strutture artificiali
dell’ingegneria umana. Jost von Allmen (CH-1963) Jost von Allmen concentra il suo lavoro
principalmente nelle riprese del paesaggio bernese, prediligendo la regione
della Jungfrau e la zona del lago di Thun e di Brienz. Ha viaggiato per il mondo e ha
accompagnato Thomas Ulrich in molti viaggi attraverso la Patagonia, il Polo
Nord e la Groenlandia. Utilizza una tecnica fotografica
avanzata includendo sistemi di telecamere digitali di medio formato ed è
molto apprezzato per la realizzazione di calendari di grande formato e stampe
fine art. Von Allmen
è un vero mostro della tecnica e nel suo studio trasmette la sua profonda conoscenza
attraverso workshop. Predilige lavorare con le immagini in bianco e nero, che
permettono l'astrazione, giochi di luci e ombre, forme e contrasti. |
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