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COMUNICATO STAMPA


Alle spettabili
Redazioni dei Quotidiani e
Organi di Informazione

Chiasso ottobre  2016

                   

 

 

 

 

 

 

 

 

apertura della mostra


fotografie di

inaugurazione


orari apertura


mostra aperta fino a

CHISURA DI FINE ANNO

COSTELLAZIONE
Fotografie da una collezione privata

autori vari

domenica 4 dicembre 2016
ore 11 - 13

MA-VE 9-12  14-18.30  SA 9-12
Chiuso DO LU e festivi

sabato 18 febbraio 2017

dal 24 dicembre 2016
al 10 gennaio 2017

 

 

 

 

 

 

Questa mostra in galleria Cons Arc, programmata a cavallo di fine anno, è una proposta arrivata grazie ad un collezionista svizzero che, per motivi di spazio, vuole mettere in vendita una parte della sua bella collezione di fotografie raccolte durante 30 anni.
Questa trentina di immagini, la maggior parte delle quali realizzate tra gli anni ’70  e inizio anni ’90, sono in perfette condizioni di conservazione. Hanno fatto parte della vita privata del collezionista, esposte alle pareti di casa e nel suo ufficio a Berna fino a pochi anni orsono.
Dopo averle catalogate ci è sembrato interessante organizzare una mostra per poterle vedere nel loro insieme e verificare la coerenza delle scelte del collezionista.
Si tratta di un gruppo di fotografie di autori vari, alcuni dei quali diventati molto noti, acquisite e raccolte con criteri rigorosi e precisi e un gusto estetico personale, quando il mercato non pretendeva somme impegnative e senza cercare speculazioni su nomi alla moda.
Le scelte del collezionista si accompagnano ad una approfondita conoscenza di ogni autore avvicinato durante questo percorso.

Tra gli autori presenti nella collettiva citiamo alcuni nomi ora inclusi nella storia della fotografia come Joan Fontcuberta, Gilbert Fastenaekens, Gabriele Basilico, Nicolas Nixon, Mimmo Jodice; autori di origine tedesca come Wilhelm Schürmann, Andreas Mueller-Pohle (dalla sua fotografia del 1978: Constellations, è stato preso il titolo della mostra) e Heinrich Riebesehl, gli svizzeri Daniel Schwarz, Ferit Kuyas e Georg Aerni e alcune belle fotografie del giapponese Toshio Shibata.
Infine in mostra anche alcuni libri con stampe d’autore in tiratura limitata.
Tutte le stampe e i libri sono originali firmati e numerati e provengono da acquisti fatti in gallerie importanti in Svizzera e all’estero.

 

 

 

 

 

Chi fosse interessato a ricevere uno a più file di foto stampa in HD, è pregato di volerle richiedere all‘indirizzo galleria@consarc.ch

A disposizione per ulteriori informazioni, ringraziamo anticipatamente per la vostra collaborazione ed inviamo i nostri migliori saluti.

CONS ARC / GALLERIA 
Guido e Daniela Giudici

 

 

 

 

 

 

 

 

Elenco autori biografie

 

 

Georg Aerni (CH-1959)

Aerni nasce a Winterthur e si diploma in architettura all’ETH di Zurigo.
Si dedica alla fotografia di architettura e le sue immagini, che siano riprese a Parigi, Tokyo o Mumbai, denotano il suo interesse per la storia di questi luoghi e la loro continua trasformazione.
Dal 1996 espone in mostre personali e collettive in Svizzera e all’estero.
Le sue opere sono in importanti collezioni pubbliche e private e collabora con la Galleria Bob Gysin di Zurigo.
Tutti i lavori di Georg Aerni sono raccolti nel libro “Sites & Signs” uscito nel 2011 dall’editore Scheidegger & Spiess, Zurigo, con testi di Stephan Berg, Moritz Kueng e Nadine Olonetzky.

Gabriele Basilico (I-1944-2013)

Uno fra i più noti fotografi “documentaristi” in Europa: suo campo di ricerca sono la città e il paesaggio industrializzato. Architetto di formazione, lavora professionalmente come fotografo d’architettura per l’editoria, l’industria e istituzioni pubbliche e private. Nel 1984-85 ha partecipato alla Mission Photographique de la D.A.T.A.R., voluta dal governo francese per documentare la trasformazione del paesaggio nazionale contemporaneo.
E’ stato invitato a partecipare a numerose analoghe iniziative in differenti paesi d’Europa: Italia, Francia, Olanda, Germania, Svizzera, Austria, Spagna, Portogallo.
Nel 1990, per la mostra “Porti di Mare”, ha ricevuto a Parigi il “prix mois de la Photo”.
Nel 1994 la Fondazione/Galleria Gottardo di Lugano gli ha dedicato un’ampia retrospettiva ragionata su 15 anni di fotografie (1978-93), raccolte nel libro “L’esperienza dei luoghi”, mostra itinerante nei principali musei europei.
Nel 1996 la giuria internazionale della VI mostra di Architettura della Biennale di Venezia gli ha attribuito il premio Osella d’oro per la fotografia di architettura contemporanea.
Nel 2000 lo Stedelijk Museum di Amsterdam ha presentato un’ampia retrospettiva tratta dal suo ultimo volume Cityscapes.
Nell’estate dello stesso anno riceve una borsa per fare un lavoro di ricerca sull’area metropolitana di Berlino per conto del DAAD (Deutscher Akademischer Austausch Dienst). Dall’Istituto Nazionale di Urbanistica ha ricevuto il premio INU 2000 per il suo contributo alla documentazione della città contemporanea attraverso la fotografia.
Le sue opere sono presenti nelle collezioni d’arte di diversi musei e istituzioni pubbliche e private internazionali. Ha progettato e realizzato mostre e numerosi libri fotografici sul proprio lavoro.

 

Paul den Hollander (NL-1950)

Tempo, spazio e relazione tra uomo e natura sono i temi importanti nel lavoro di P.d.H.

E’ un artista le cui fotografie ci mostrano che c’è molta più vita di quanto noi possiamo vederne con i nostri occhi. P.d.H. ha cominciato a fotografare dall’inizio degli anni ’70 e ha costituito un’enorme opera fotografica.

 

Gilbert Fastenaekens (B-1955)

Fra la scuola tedesca e la scuola francese di paesaggio, vicino a T.Ruff, J.M. Bustamante, il fotografo belga G. Fastenaekens è da molto tempo uno dei tenutari dello «stile documentaristico» a mezza strada tra riproduzione della realtà e la sua rappresentazione artistica. Conosciuto specialmente per i suoi paesaggi urbani notturni, in rottura con il fotoreportage dell’epoca, partecipa alla Mission Photographique de la Datar. In seguito grazie alle varie committenze sulla nozione di territorio, continua un’assidua osservazione della città e del paesaggio, lontana da aneddotica e facili sentimentalismi.

Dal 1990 al 1996 porta avanti un lavoro sullo sviluppo del tessuto urbano di Bruxelles composto da fotografie in bianco e nero che sono pubblicate da ARP Editons nel 1997.

 

Joan Fontcuberta (E-1955)

Da quasi trent’anni, Joan Fontcuberta, fotografo, ma anche artista plastico, saggista, storico, critico, giornalista, laureatosi in Scienze del linguaggio dell’informazione e della comunicazione, sviluppa un’opera che interroga in tutti gli aspetti e le conseguenze il valore narrativo dell’immagine. Un’opera tanto singolare che è difficile caratterizzarla in una parola, senza sminuirla, un’opera che costituisce un grande contributo alla domanda della verità sull’arte. Il modo con cui inventa personaggi, uomini o animali, situazioni improbabili, sviluppa miti e leggende, sviandoli a favore di un immaginario in costante movimento, lascia il lettore sbalordito. Arguto, seppur profondamente rigoroso, questo artista inclassificabile non smette di sovvertire i codici del linguaggio iconografico e di mettere in dubbio la percezione che ne abbiamo.                                                          
Svolge un'attività intensa e diversificata nel mondo della fotografia come artista, docente, critico e curatore di mostre. Insegna presso numerosi centri e università in Europa e negli Stati Uniti, collabora con molte riviste specializzate nel mondo dell'arte e dell'immagine.

 

Mimmo Jodice (I-1934)

Mimmo Jodice è uno dei grandi fotografi della storia della fotografia italiana. Fotografo di avanguardia si dagli anni sessanta, attento alle sperimentazioni ed alle possibilità espressive del linguaggio fotografico, è stato protagonista instancabile nel dibattito culturale che ha portato alla crescita e successivamente alla affermazione della fotografia italiana anche in campo internazionale.

Nel 1980 pubblica VEDUTE DI NAPOLI che segna una svolta nel suo linguaggio e contribuisce a fornire una nuova visione del paesaggio urbano e dell’architettura. Nel 1981 partecipa alla mostra EXPRESSION OF HUMAN CONDITION, curata da Van Deren Coke, al San Francisco Museum of Art con Diana Arbus, Larry Clark, William Klein, Lisette Model. Nel 1985 inizia una lunga ed approfondita ricerca sul mito del Mediterraneo. Il risultato è il libro MEDITERRANEO, pubblicato da Aperture, New York, e una mostra al Philadelphia Museum of Art, a Philadelphia.

Sue mostre personali sono state presentate nei musei di tutto il mondo e il Museo Madre di Napoli gli dedica una grande retrospettiva nel 2016.

 

Michel Kempf (F-1946)

Autore parigino realizza i primi lavori fotografici nel 1965 a Berlino per poi installarsi a Saint-Tropez dove lavora come illustratore e fotografo di ritratto. Dal 1974 scrive testi sulla fotografia e si dedica a lavori personali abbracciando definitivamente il bianco e nero. Dal 2001 realizza lavori pubblicitari per grandi marche di cosmetici e collabora al magazine Faux.Q.
Dal 1997 insegna pratica di studio a Icart-Photo, che poi dirigerà dal 2010 al 2012.
Michel Kempf ha rappresentato la categoria nel consiglio di amministrazione di ARSAG (associazione per la ricerca scientifica per le Arti grafiche) e lavorato per il restauro delle lastre di E.Atget nella collezione nazionale.

Hans-Martin Küsters (D-1946-2014)

Hans-Martin Küsters segue la sua formazione presso l'Università Rheinland dove si laurea.
Dal 1972 al 2007 lavora come insegnante di cooperazione per l'integrazione dei bambini disabili nelle scuole primarie.
Nel 1974 inizia parallelamente l’insegnamento di fotografia artistica.
Partecipa a mostre di fotografia e dal 1976 al 1978 è docente di fotografia contemporanea presso la Volkshochschule di Aquisgrana. Dal 1980 al 1987 assume la docenza di fotografia contemporanea presso la RWTH Aachen e contemporaneamente lavora intensamente a gruppi di studio sul lavoro di Jacques Lacan e i post-strutturalisti.
Dal 1983 al 1985 guida gruppi di discussione negli spazi della "Piccola Galleria" a Heinsberg e per la costruzione della regione Kunstverein Heinsberg. Nel 1986 è uno dei membri fondatori del Neuer Aachener Kunstverein e presidente del “Kulturprojekt Düsseldorf e. V”.

 

Ferit Kuyas (TR/CH-1955)

Ferit Kuyas nasce a Istanbul e studia architettura e diritto a Zurigo, dove si laurea in giurisprudenza nel 1982.
Nel 1986, Kuyas inizia la sua carriera nel campo della fotografia e lavora principalmente su progetti personali.
I suoi soggetti principali sono le belle arti, l'architettura, gli interni, la pubblicità.
Kuyas ha avuto molte mostre personali e partecipato a numerose mostre collettive, fiere d'arte e festival in Europa, Stati Uniti e in Asia. Ha anche pubblicato diversi libri.
Sue fotografie sono state esposte in musei, gallerie e festival in Europa, America e Asia. Le sue opere possono essere viste in collezioni pubbliche e private nazionali ed internazionali negli Stati Uniti, Inghilterra, Belgio, Svizzera, Germania e Turchia. Ha ricevuto numerosi premi, tra i quali il Kodak Fotolibro-Award e il Masters Hasselblad. Attualmente, Kuyas vive e lavora a Wädenswil, Svizzera.

Andreas Mueller-Pohle (D-1951)

Andreas Müller-Pohle è un artista multimediale ed editore con sede a Berlino.
Studia economia e comunicazione presso le Università di Hannover e Göttingen e, nel 1979, fonda European Photography, una rivista d'arte indipendente per la fotografia contemporanea e nuovi media. I suoi primi progetti artistici dalla fine del 1970 sono incentrati sui temi della percezione fotografica.
A metà degli anni ‘90, inizia ad esplorare l'uso di codici digitali, genetici e politici. Nelle sue opere più recenti, egli affronta il tema dell'acqua con ampi ritratti del fiume Danubio e la megalopoli di Hong Kong. Le opere di Müller-Pohle sono pubblicate ed esposte in numerose collezioni private e musei di tutto il mondo.
Müller-Pohle ha curato come editore le grandi opere del filosofo Vilém Flusser, oggi disponibili in dieci volumi Edition Flusser, compresa la fondamentale filosofia della fotografia, che è stata tradotta in oltre 20 lingue. Nel 2001 a Müller-Pohle è stato assegnato il Premio Europeo Fotografia della Fondazione Reind M. De Vries.
È autore di numerosi testi teorici sulla fotografia ed è stato visiting professor e docente all'Istituto Superiore di Belle Arti di Anversa, in Belgio, e all’Hong Kong Design Institute.
Il suo progetto Hong Kong Waters, è stato pubblicato da Kehrer Verlag e Asia uno Books.

 

Nicolas Nixon (USA-1947)

E’ uno dei fotografi più conosciuti della scena internazionale. Nato a Detroit, vive a Boston dal1976, dove insegna presso il Massachusetts College of Art. Studia letteratura inglese presso l'Università del Michigan e nel 1974 segue gli studi post-laurea in Belle Arti presso la University of New Mexico. Destinatario di due borse di studio del Guggenheim e tre del National Endowment for the Arts, Nixon ha al suo attivo numerose mostre personali in patria e all’estero.
Influenzato dalle fotografie di Edward Weston e Walker Evans inizia a lavorare con macchine fotografiche di grande formato, nonostante la maggior parte dei fotografi professionisti avesse abbandonato queste fotocamere a discapito delle più versatili 35mm. Se inizialmente l'interesse del fotografo americano è indirizzato nei confronti dell’architettura cittadina, dal 1977 Nicholas Nixon si stacca dalla neutralità morale della purezza architettonica per avvicinarsi alle persone.
Il protagonista principale delle immagini di Nixon è la luce naturale che pervade tutto lo spazio e si riversa fuori i personaggi stessi, fondendoli con la natura in cui vivono. Un lavoro che con il passare degli anni diventa sempre più intimo. La preoccupazione nei confronti del passare del tempo diventa oggetto di alcune serie, come una delle più riuscite The Brown sisters, dove fotografa ogni anno sua moglie e le sue 3 sorelle per trent'anni consecutivi, collocandole nella stessa posizione.

Francesco Radino (I-1947)

Nasce a Bagno a Ripoli e dopo studi di sociologia nel 1970 diventa fotografo professionista e sceglie di operare in vari ambiti, dalla fotografia industriale al design, dall’architettura al paesaggio.        
A partire dagli anni Ottanta partecipa a numerosi progetti di carattere pubblico di ricerca sul territorio, fra i quali le campagne fotografiche Archivio dello Spazio all’interno del Progetto Beni Architettonici e Ambientali della Provincia di Milano, il progettoOsserva.Te.R promosso dalla Regione Lombardia, il progetto European Eyes on Japan organizzato da Eu Jap Fest, Atlante italiano 2003 per il Ministero per i Beni e le Attività Culturali eTramsformazione per il Museo di Fotografia Contemporanea di Villa Ghirlanda. Da sempre intreccia lavoro professionale e ricerca artistica ed è oggi considerato uno degli autori più influenti nel panorama della fotografia contemporanea in Italia. Partecipe degli sviluppi della fotografia di ricerca sul paesaggio contemporaneo, ha negli anni elaborato un modo libero di esplorare la realtà che oggi va oltre il genere del paesaggio, aprendosi a ogni aspetto del mondo, dalla natura ai territori urbanizzati, dalla figura umana agli oggetti, dagli animali ai manufatti della storia dell’uomo.

Ha esposto il suo lavoro in gallerie e musei italiani, europei, giapponesi e statunitensi e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private internazionali.

 

Heinrich Riebesehl (D-1938-2010)

Nato nel 1938 a Lathen (D) comincia ad interessarsi di fotografia durante la sua formazione di farmacista nel 1955.  Nel 1963 continua la sua formazione presso il grande fotografo Otto Steinert e studia presso la Scuola di Design Fokwang di Essen. Docente di fotografia presso la Fachhochschule di Hannover al dipartimento arte e design. Nel 1981 gli viene assegnato il premio Bernhard Sprengel per Visual Art 2000 e ricevuto il premio d’arte dello Stato della Bassa Sassonia.

Heinrich Riebesehl ha avuto una grande influenza sulla fotografia contemporanea tedesca. La sua serie di paesaggi agricoli prodotte tra il 1976 e il 1979 lo colloca in Germania come uno dei primi esponenti dello stile documentaristico. Secondo una tesi di Peter Sager le sue sono "immagini laconiche di una regione laconica" e rappresentano il punto di partenza per molti anni di esplorazione del paesaggio coltivato della Germania settentrionale.

 

Wilhelm Schürmann (D-1946)

Wilhelm Schürmann è un fotografo tedesco, ex fotoreporter, poi professore di fotografia.
Egli è anche collezionista di arte contemporanea con la moglie Gaby e curatore della galleria Foto Lichttropfen aperta e divisa con l’amico ed economista Rudolf Kicken nel 1973. A quel tempo non esisteva un mercato per i fotografi d'arte ed entrambi sono stati galleristi / pionieri dell'arte fotografica. Nel 1975 ha avuto luogo per la prima volta la fiera di Art Cologne e nel 1976 Art Basel.

Dal 1972-1976 è stato docente per la fotografia presso l'Istituto di Architettura alla RWTH di Aachen. Chimico di formazione ha ottenuto presso il Dipartimento di Progettazione della Fachhochschule Aachen la carica di docente e poi professore di fotografia, ricoperta fino al 2011.

 

Daniel Schwartz (CH-1955)

Nasce a Zurigo e si laurea all’Università di Arte e Design. Operativo in tutto il mondo come fotografo freelance oltre che curatore ed editore nel campo dei progetti fotografici. Lavora per la rivista Du dal 1990 al 2005. Membro dei fotografi dell'agenzia Lookat Foto di Zurigo dal 1997 alla sua chiusura nel 2004. Presidente della Fondation Jean-Pascal Imsand. Co-fondatore nel 2003 di LookatOnline. Riceve diversi premi federali nel 1979, 1981, 1983. Riceve il premio per il miglior manifesto svizzero nel 1979 e come miglior Illustrated Book Award della British Printing Industries Federation nel 1987.

Toshio Shibata (J-1949)

Il lavoro di Toshio Shibata è noto a livello internazionale dal 1971. Inizia la sua carriera in Giappone ma si trasferisce negli Stati Uniti nel 1996. Le sue foto esplorano con poesia ed eleganza il paesaggio sempre più costruito e l’intreccio della natura con le strutture artificiali dell’ingegneria umana.
Il paesaggio umano alterato nelle sue foto si trasforma in una misteriosa composizione astratta rivelando forme e modelli che fanno parte di entrambi i mondi, quello naturale e quello artificiale.
Il suo lavoro è stato esposto da importanti musei, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York; Museum of Fine Arts di Houston; Museum of Contemporary Art, Chicago; Sprengel Museum, Hannover e al Centre Nationale de la Photographie a Parigi. Una grande restrospettiva gli è stata dedicata al Tokyo Metropolitan Museum of Photography nel 2008. Nel 2013 espone in una personale al Peabody Essex Museum presentando il suo lavoro “Constructed Landscapes” che consiste in 28 stampe di grandi dimensioni.

Jost von Allmen (CH-1963)

Jost von Allmen concentra il suo lavoro principalmente nelle riprese del paesaggio bernese, prediligendo la regione della Jungfrau e la zona del lago di Thun e di Brienz. Ha viaggiato per il mondo e ha accompagnato Thomas Ulrich in molti viaggi attraverso la Patagonia, il Polo Nord e la Groenlandia.

Utilizza una tecnica fotografica avanzata includendo sistemi di telecamere digitali di medio formato ed è molto apprezzato per la realizzazione di calendari di grande formato e stampe fine art.

Von Allmen è un vero mostro della tecnica e nel suo studio trasmette la sua profonda conoscenza attraverso workshop. Predilige lavorare con le immagini in bianco e nero, che permettono l'astrazione, giochi di luci e ombre, forme e contrasti.

                                                                                                       

 

 

 

 

 

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