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INCONTRO
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TOPOGRAFIE |
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prolungata fino al |
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Lontana da ogni intento documentaristico, la
fotografia di Tasca riporta brevi spezzoni di un territorio che cambia
continuamente sotto i nostri stessi occhi, spesso resi insensibili nel
registrare le mutazioni in atto a causa di un effetto di sovraesposizione; le
cose cambiano senza lasciarci il tempo di realizzare. Ma se gli episodi
urbani e paesaggistici cambiano nella loro materialità – ecco un edificio che
compare dove per secoli vi era un campo, altrove una strada asfaltata corre
tagliando vecchi percorsi che si snodavano tra un podere e l’altro – degli
oggetti colti dallo sguardo fotografico cambia il senso. Ecco allora che una
casa non è più soltanto una casa, ma è qualcosa di diverso, di sottilmente
ambiguo, di ibrido (casa-capannone, casa-albergo, casa- showroom di mobili…).
Alla relazione di distanza e prossimità (centro – periferia, città –
campagna) si sostituisce una situazione di adiacenza (una sequenza
ininterrotta: campo, muro di recinzione, abitazione, fabbrica, orto, svincolo
stradale, altro campo….). Katia Accossato – Luigi Trentin |
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